Dalla sensibilità delle tre associazioni culturali di Mascalcia Italiane e della Scuola di Mascalcia di Grosseto è maturata l’esigenza di adeguamento e una nuova configurazione della figura professionale del Maniscalco.
Infatti in tutta Europa il maniscalco è un professionista riconosciuto tal quale: fa parte di un registro Nazionale di Categoria che lo tutela dal punto di vista etico e legale.
UNOM in Italia vuole mettere in atto tutto questo.
Tale ente è garante del livello professionale del suo iscritto, nei confronti degli utenti della filiera equestre, delle associazioni che governano la disciplina del cavallo sportivo e infine nei confronti delle professioni sanitarie.
Garantisce, che il suo iscritto abbia le abilità, le competenze e le conoscenze e requisiti minimi riconosciuti dall’ente e dallo Stato. Essendo poi la mascalcia assimilabile a “disciplina paramedica”, si è resa spontanea e molto fattiva la collaborazione del Ministero della Sanità.
Dal basilare convegno di Grosseto tenutosi il 19.06.2013 è scaturito un tavolo di lavoro coordinato dal Colonnello Marco Reitano con il Ministero della Salute e formato tutte le associazioni del settore della Mascalcia.
PERCHÉ U.N.O.M. NASCE COME SPIN-OFF DI U.O.F.A.A.?
Come ben noto, dalla data della sua costituzione, UOFAA si occupa di tenere un Registro dei Fecondatori Laici, di formare e tutelare gli stessi. Questa attività prevede l’intervento del Fecondatore Laico (quindi non Medico Veterinario) sull’animale vivo, previo abilitazione conseguita ai sensi del L.74 del 1974. Nell’ ambito della mascalcia il concetto è simile: si interviene su una parte anatomica differente rispetto all’apparato riproduttore, ma il piede dell’equino è comunque una parte viva dell’animale. L’ azione, seppure limitata dalla corona del piede in giù, è comunque “para-veterinaria”. Perché quindi non sfruttare l’esperienza di un ente che dal 1974 si occupa di questo genere di attività?
PERCHÉ CREARE U.N.O.M.?
L’ Unione Operatori Mascalcia Equina, è nata per far fronte alla richiesta ed il bisogno, dei maniscalchi di essere riconosciuti dalla legge come figura professionale ben distinta. Tutto ciò nasce dal fatto che nonostante la mascalcia sia acclaratamente una condizione di esistenza del mondo del cavallo, attualmente, non è possibile aprire una posizione da libero professionista maniscalco. Così stando i fatti, l’aspirante operatore era costretto ad iscriversi alla Camera di commercio con la qualifica di artigiano (fabbro) non contemplando il contatto effettivo con l’animale.
Questo creava due problematiche principali. La prima è dalla parte del fruitore del servizio del maniscalco: nessuno può certificare ufficialmente l’effettivo livello di competenze ed abilità del professionista. In questo modo chiunque, semplicemente aprendo la posizione di artigiano, puòdichiararsi maniscalco, a volte senza avere l’esperienza e le nozioni necessarie a garantire il benessere dell’ equino. L’ altro problema è la mancanza di tutela e di rappresentanza del lavoro del maniscalco esperto. Nonostante si tratti di una vera professione al pari delle altre riconosciute, non dispone di un’ albo o un ordine che possa garantire la professionalità di ogni singolo operatore e di combattere l’abusivismo.
In merito, si è dibattuto durante una tavola rotonda sulla mascalcia in Italia, effettuata a Grosseto lo scorso 19 giugno, dove i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno chiesto, un supporto al coordinamento delle attività finalizzate alla stesura di una proposta condivisa di razionalizzazione della professione di maniscalco da poter presentare agli organi legislativi.
In particolare gli aspetti ritenuti critici e oggetto di doveroso chiarimento e formalizzazione sono apparsi essere: il profilo professionale del maniscalco, il suo iter formativo, la sua qualificazione e la possibilità di costituire un albo o elenco di maniscalchi qualificati gestita da un’entità tecnica riconosciuta.
Le problematiche sopra descritte non sono affini solo agli operatori o agli usufruitori del servizio, ma sono oggetto di grande attenzione da tutti coloro che soffrono l’attuale indefinita situazione del settore quali: gli enti tecnici come la Federazione Italiana Sport Equestri oppure i medici veterinari che spesso non hanno nel maniscalco un interlocutore tecnicamente all’altezza, in grado cioè di dialogare e recepire prescrizioni finalizzate o che addirittura ravvisano nel comportamento del maniscalco un abuso di professione in assenza di un ben delineato profilo professionale con competenze tecniche e limiti operativi.
Conseguentemente al fine di avviare un’azione condivisa dalle diverse associazioni di categoria è stato costituito un gruppo di lavoro, composto dai seguenti corpi:
Inoltre : una delegazione del gruppo di lavoro composta dal Dott. Cesare Rognoni, dal maniscalco Carlo Montagna e dal Dott. Sergio Forapani in qualità di coordinatore e tramite, ha inoltre partecipato, dal 7 al 10 novembre 2013, all’ Annual General Meeting of the EuropeanFederation of Farriers Associations (E.F.F.A.). Si tratta di una riunione annuale che E.F.F.A., cioè la Federazione Europea delle Associazioni nazionali di Mascalcia degli stati membri dell’ UE, ha organizzato a Praga, in Repubblica Ceca. Lo scopo della partecipazione a questo congresso è stato quello di capire come uniformarsi al concetto di “Maniscalco Europeo” in termini di formazione e condotta professionale. Inoltre è stata fatta richiesta, da parte della delegazione della nascente U.N.O.M., di poter entrare a far parte delle Associazioni di maniscalchi che possono certificare la formazione dell’Eurofarrier. Questa figura può infatti esercitare la professione in tutta la Unione Europea ed è considerata pari alla massima formazione esistente negli Stati Uniti. Questo risultato viene raggiunto dopo essere stati sottoposti ad un rigido protocollo formativo di stampo internazionale, sfociante in un esame effettuato da una commissione internazionale designata da E.F.F.A. Il frutto dell’impegno di questo gruppo e di questi mesi trascorsi, hanno finalmente portato alla calendarizzazione di una data dove l’assemblea riunita dei soci fonderà U.N.O.M. . Infatti il 29.01.2014 al Centro Militare Veterinario di Grosseto (GR) ogni maniscalco italiano è invitato a partecipare all’evento per poter partecipare alle votazioni del Consiglio Direttivo U.N.O.M.
Per ulteriori info inviare una mail a rognoni.n@uofaa.it o chiamare la segreteria UOFAA 0382-483133(lun-ven, 09.00-13.00).
Nicolò Rognoni